martedì 23 giugno 2009

e poi..


E poi … e poi saranno sempre gli stessi discorsi che ci perseguiteranno nei polverosi bar troppi costosi per le nostre tasche. E poi saremo circondati da lucertole senza coda incuranti del susseguirsi delle stagioni nei loro completi luccicosi. E poi ci chiameremo Amici senza starci troppo a pensare e andremo a Barcellona sulle tracce di milioni di altri turisti senza avere il benché minimo spunto di originalità. E poi sarà come morire in attesa sui binari di Rimini mentre gli amori delle nostre estati passate ritorneranno ad essere ricordi. E poi ci ritroveremo come le star in posti che conosciamo solo di vista ad aspettare il nostro turno; bibliotecari stanchi nel ventre di una balena appassita per il troppo carburante in corpo. E poi sarà come partire oggi e domani mentre ci rivolgeremo ai nostri avi pensandoli sempre attenti. E poi la gioia di un sorriso ci perseguiterà per tutto luglio e forse anche per tutto agosto e rincorreremo esausti le cantine dei nostri sapori alla ricerca di attimi di oblio. E poi smetteremo di fumare nei bar troppo luccicanti di Ferrara con bicchieri stracolmi di euro falsificati. E poi … e poi imitazioni da "Teatro del Bagaglino” circonderanno il nostro sentire e vaschette di patatine colme di scarafaggi mai addomesticati dopo una crisi epilettica ci sazieranno. E poi ascolteremo Frank Sinatra sorseggiando Vodka Lemon mai così buona, vicini e silenziosi, comparse di un tramonto che non ha eguali. E poi il cielo stellato del porto di Genova sarà sempre un ricordo difficile da cancellare: essenze, circostanze e incongruenze. E poi ci perderemo a giocare con bambini cinesi in strade affollate di città dimenticate, sotto una pioggia di metà agosto che sarà benedizione, perdizione e rimpianto. E poi … e poi progetteremo i nostri futuri con ambizioni da parassiti come nei film di Monicelli dove tutto è cruda e comica verità.

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